MAD NEWS
PARASITE |
La rivalsa degli esclusi
di Maddalena Marinelli
Cenciosi,
furbi e cattivi.
La famiglia Kim cerca di sopravvivere alla miseria.
La famiglia Kim cerca di sopravvivere alla miseria.
Non
si lascia sopraffare dalla disperazione o dall’illecito.
Con
una sana dose di humor e di arguzia, i suoi quattro componenti perennemente
disoccupati, se la cavano giorno dopo giorno nello squallore dei disastrati
bassifondi di Seul, ammassati in uno stretto scantinato vista vicolo malfamato
e maleodorante.
L’occasione
di una svolta li farà assaporare la vita facile di coloro che si trovano in
cima alla piramide sociale.
I
Kim improvvisamente finiscono nel giardino dell’Eden insidiandosi, come dei
parassiti, nella meravigliosa villa degli ingenui Park che, completamente
ignari, inviteranno dei ‘vampiri’ ad entrare, ad oltrepassare la soglia del
loro esclusivo eremo dorato.
Quando
l’invasione sembra riuscita perfettamente e i quattro nullatenenti vanno ad
occupare, attraverso una catena di inganni e nefandezze, ambiti posti da
domestici nella ricca famiglia alto borghese, la casa rivelerà i suoi segreti
rimettendo tutto in discussione.
Chi
sono i veri intrusi?
Si
arriverà ad un gioco al massacro senza più regole.
'Parasite' di Bong Joon-ho |
Parasite è
stato il vincitore della Palma d'oro al Festival di Cannes 2019, diventando il
primo film sudcoreano ad aggiudicarsi il premio.
Inoltre
rappresenterà la Corea del Sud nella categoria per il miglior film in lingua straniera
ai premi Oscar 2020.
«La coabitazione tra
persone di classi diverse può essere difficile. In un mondo che ha svuotato di
senso l’idea delle relazioni umane basate sulla coesistenza, ogni classe
sociale diviene parassitaria per le altre»
(Bong Joon-ho)
(Bong Joon-ho)
Questa
volta il mostro non è una minaccia esterna come in The Host ma si tratta di una mostruosità interna, alimentata da
frustazioni, vessazioni e disperata sopravvivenza.
Il fantascientifico di Snowpiercer viene accantonato per favorire una più attuale
e asciutta analisi della condizione sociale, senza filtri action o l'ausilio di effetti
speciali.
L'impianto teatrale. Molière,
Goldoni e De Filippo. Il gioco delle parti, l’equivoco, la lotta tra classi
sociali.
Bong Joon-ho riprende gli stilemi dei personaggi della commedia dell’arte creando una black comedy divertensissima ma dai forti toni drammatici e di denuncia sociale.
Il classismo nella Corea del Sud è fortemente radicato.
Chi nasce povero, anche dimostrando volontà e doti intellettive, non ha alcuna possibilità di migliorare la sua condizione economica.
La demarcazione sociale è indissolubile. Il potere economico dell'intera Nazione è in mano alle poche dinastie agiate.
Bong Joon-ho riprende gli stilemi dei personaggi della commedia dell’arte creando una black comedy divertensissima ma dai forti toni drammatici e di denuncia sociale.
Il classismo nella Corea del Sud è fortemente radicato.
Chi nasce povero, anche dimostrando volontà e doti intellettive, non ha alcuna possibilità di migliorare la sua condizione economica.
La demarcazione sociale è indissolubile. Il potere economico dell'intera Nazione è in mano alle poche dinastie agiate.
'Parasite' di Bong Joon-ho |
In
Parasite è pregnante quel saporaccio
amaro delle crudissime, grottesche, geniali commedie di Monicelli e Scola
incentrate sulle guerre tra poveri. Decadenza e vacuità dei ricchi; vite
scalcinate alla ricerca di una rivalsa sociale che quasi sempre tragicamente
fallisce o riesce ma lasciando inalterata la condizione d’infelicità dei protagonisti perché il prezzo da pagare, la perdita dell' integrità morale, si dimostra
troppo lacerante.
Bong
Joon-ho coniuga semplicità e complessità; dosa perfettamente i ritmi e le
alternanze tra satira sociale, dramma, thriller con sfumature horror.
'Parasite' di Bong Joon-ho |
La
casa pulsa, fagocita, inganna; diventa protagonista come fosse un organismo
vivente. Una meravigliosa creatura e allo stesso tempo un meccanismo infernale.
Viene
anatomizzato ogni spazio, ogni interstizio diventa significante nel bene o nel
male.
C’è
un gioco continuo tra il sotto e il sopra, lindezza e putrescenza, salite e discese sia fisiche che
metaforiche.
Scambi di ruoli, scambi di odori, scambi di luoghi.
Scambi di ruoli, scambi di odori, scambi di luoghi.
Il
lieto fine, il sogno di una vita diversa che in una dimensione alternativa
sembra così vivida da potersi avverare.
Il
freddo risveglio nella crudezza del reale, in cui non può cambiare nulla.
Le
distanze restano indissolubili, non possono essere colmate.
I
confini tra poveri e ricchi vengono ristabiliti, il tentativo di fuga dalla
povertà viene severamente punito.
Si
ritorna ad occupare il proprio tassello.
Le parti lese contano le proprie vittime e qualcun' altro ha occupato invisibili prigionie.
Le parti lese contano le proprie vittime e qualcun' altro ha occupato invisibili prigionie.
“Il capitalismo è
un’ingiusta ripartizione della ricchezza. Il comunismo è una giusta
distribuzione della miseria.” (Winston Churchill)
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