martedì 6 dicembre 2022

'BONES AND ALL' , di Luca Guadagnino


'BONES AND ALL' di Luca Guadagnino


Famelici d’amore
di Maddalena Marinelli

In quel corpo esile come un fuscello, Maren fa convivere l’innocenza di una giovane donna che timidamente si affaccia al mondo e la violenza atavica di una belva affamata, che quando esplode non può essere repressa.
E’ l’oscura natura di Maren, ereditata da una madre che appena nata  l’ha abbandonata al suo destino, come farà in seguito anche suo padre dopo diciottoanni di occultamenti e di fughe, incapace di rimanere ancora accanto ad una figlia predatrice di carne umana.
Un terribile abominio che Maren non ha scelto ma arriva ogni volta come un bisogno impellente.

Taylor Russell in 'Bones and all' di L. Guadagnino

La ragazza si ritroverà da sola a comprendere il suo male oscuro. 
Attraverso un viaggio di formazione imparerà a conoscersi, fiuterà i suoi simili capendo di chi fidarsi ma soprattutto si emanciperà dalla sua famiglia smettendo di cercare risposte, affetto, riferimenti da coloro che non sono riusciti ad amarla.
Maren, nonostante la sua ‘diversità’, smette di sentirsi sbagliata.
Vuole trovare il suo posto nel mondo; vuole vivere come tutti gli altri e l’amore per Lee la spingerà verso una nuova speranza.
Una possibilità di essere felice nonostante la sua devianza fuori dalle regole sociali.
I nostri antropofagi si spostano in un Midwest maestoso, dai paesaggi sconfinati ma esplorato nella sua parte più povera ed emarginata, in cui ogni giorno i reietti come i giovani Maren e Lee o l’anziano Sully cercano di sopravvivere come possono, oltrepassando i confini del male.

Mark Rylance in 'Bones and all' 

Sully è l’adulto adescatore, l'empatico tossico che si finge gentile e premuroso con Maren, nascondendo un interesse morboso e disturbante per lei.
La vuole. Il non sapere esattamente il suo scopo, se la desidera come compagna, figlia oppure per seviziarla o divorarla fino all’osso come il pasto migliore di sempre, rende tutto ancora più perturbante.
Il pericolo può arrivare non solo dai ‘normali’ ma anche dai propri simili.
La solitudine è profonda, una compagna costante accettata come protezione, scudo dalla minaccia che l’altro può rappresentare.
Guadagnino, muovendosi tra l’ordinario e lo straordinario, lavora sul genere horror per raccontare il disagio sociale; l’anomalia che sovverte la regola; il male da conoscere e convertire nascosto in noi e negli altri.
Il cannibalismo come in Raw o in Cannibal love diventa metafora di una condizione esistenziale, di un’esigenza di espressione, di pulsioni sessuali, dei tumulti inaspettati della pubertà, in cui ogni emozione è contrastante e amplificata.
La scoperta di trovare in noi stessi qualcosa di sconvolgente, un demone che ci allontana dagli altri e da un mondo che non può capirti.
Divorare il proprio mentore per emanciparsi da esso, cambiare le vecchie regole, assimilare la sua energia e il suo fulgore.
Divorare l’amato. Diventare tutt’uno con l’altro, penetrandosi e unendosi per sempre.

Timothée Chalamet

“È la storia di due giovani che scoprono che, per loro, non esiste un posto da poter chiamare casa, per cui devono reinventarselo. Maren e Lee vanno alla ricerca della loro identità in situazioni estreme, ma le domande che si pongono sono universali: chi sono, cosa voglio? Come posso sfuggire a questo senso di ineluttabilità che mi trascino dietro? Come possono entrare in sintonia con qualcun altro?” (Luca Guadagnino)

L’amore è un tema centrale nel cinema di Guadagnino.
Una forza trainante e rigeneratrice che supera il dolore, il tempo, le diversità.
Essere capaci di amare non è per nulla una cosa scontata o facile nella nostra società perché implica empatia, rispetto, coraggio, fiducia, comprensione.
Tutti sentimenti che stiamo dimenticando in quest’era di analfabetismo emotivo e solipsismo.
Guadagnino permea sempre la sua visione di una straordinaria sensibilità.
I luoghi, il corpo degli attori, addirittura gli oggetti, ogni elemento sotto il suo tocco registico diventa materia sensibile.
Un’emotività intensa mai stucchevole o struggente ma autentica, ottenuta condividendo ogni volta, in ogni film ‘un brandello’ profondamente intimo della propria esperienza di vita.
Road movie, horror, dramma, thriller in una miscela di inquietudine e disagio che ti pervade per tutto il tempo.

'Bones and all' di Luca Guadagnino

Bones and all è il viaggio iniziatico della giovane Maren, il sogno di trovare il proprio angolo di felicità, il tentativo di rivincita dei reietti e di come ti può cambiare e saziare l’amore.
Forse l'amore ti può salvare?