NO SPOILER
'SERVANT", serie tv distribuita su AppleTV+ dal 28/11/2019 |
La mano sulla culla domina l’ignoto
di Maddalena Marinelli
Philadelphia.
Al secondo piano di una casa molto radical chic, c’è una stanza adibita a nursery.
Una
dolce nenia si trasforma in un tetro e stridente suono.
Nella
culla giace una reborn doll, ovvero, una “terapia con oggetto transizionale”, che permetta a Dorothy di riprendersi da una terribile e inaccettata tragedia:
la morte del figlio Jericho dopo sole 13 settimane di vita.
La
donna era sprofondata in uno stato catatonico da cui si è ripresa trattando la
bambola come se fosse un vero neonato.
Nella
convinzione che Jericho sia vivo e tutto proceda normalmente, per poter tornare
al suo lavoro di reporter televisiva, decide di assumere una tata.
Il
marito Sean, uno chef che lavora da casa ideando ricette e cucinando per
clienti prestigiosi, asseconda la messa in scena con la complicità del fratello
e del padre di Dorothy.
I
tre uomini e la terapeuta, sono gli unici a sapere la verità sulla morte del
neonato.
Nell Tiger Free in 'Servant' |
In
tale contesto si inserisce ‘l’estranea nel nido’, la giovane e misteriosa
Leanne Grayson che fin da subito sta al gioco, anche troppo, prendendosi
cura della bambola come fosse un vero bambino da accudire.
Leanne,
non si mostra sorpresa, è una ragazza eterea di poche parole ed estremamente religiosa, dedita a svolgere
il suo lavoro in modo ineccepibile, oltre l’immaginabile.
"...Lei
desidera compiacere le persone che ama e ferire quelle che non ama....".
Il
suo arrivo nella casa dei coniugi Turner avrà un effetto ‘miracoloso’.
M.
Night Shyamalan , oltre ad aver diretto il primo e il penultimo episodio di Servant, è anche tra i produttori
esecutivi.
Il
suo ‘tocco’ è evidente, sia dal punto di vista estetico che da quello
contenutistico.
Per
chi conosce bene Shyamalan, sa cosa aspettarsi da questa serie tv, in perfetto
equilibrio tra thriller psicologico e
horror; con misteri, possibili risvolti, depistaggi, elementi che ribaltano
l'intera lettura della vicenda, fino ad arrivare ad un’inaspettata verità.
Una
verità che può essere legata alla suggestione, ad uno stato di alterazione
psicologica dei personaggi e quindi, tutto quello che accade ha una spiegazione
logica, oppure può sfociare nel paranormale accettando l’esistenza di qualcosa che va
oltre la realtà che conosciamo.
Shyamalan
ha riversato nella sua cinematografia l’ente supremo, creature fantastiche, alieni,
supereroi, natura maligna.
Rupert Grint e Toby Kebbell in 'Servant' |
In
Servant l’arcano è racchiuso nella
figura di Leanne, una creatura dotata di qualità eccezionali che ricorda molto la Susie
Bannion del Suspiria di Guadagnino.
L’innocenza
del diavolo. Una ragazza di campagna, cresciuta e reclusa in una sorta di
comunità religiosa.
Ignara
o consapevole di essere la portatrice di straordinari mutamenti.
Nella
prima stagione, qualche traccia è stata lasciata ma è ancora difficile capire
quale sarà la verità.
Per
il momento le tematiche toccate, intorno a questo dramma famigliare, sembrano
essere il fanatismo religioso, poteri divini non si sa bene se di matrice cristiana o pagana e forse stregoneria.
Non
ci resta che goderci questo sofisticato enigma centellinato a dovere, facendo
fluire dalla nostra mente ogni possibile soluzione.
Lauren Ambrose in 'Servant' |
Servant è decisamente originale e avvincente per la sua cripticità, capace
di trasmettere un autentico turbamento psichico.
Anche
da un punto di vista tecnico non delude. Si avvale di un eccellente cast di
attori non troppo celebri ma perfetti nella resa dei personaggi.
In
questa prima stagione, composta da dieci episodi, tutto si svolge nella claustrofobica
atmosfera della lussuosa dimora dei coniugi Turner; unico spazio tangibile,
come se l’ esterno quasi non esistesse o fosse invalicabile.
Per
alcuni, l’attraversamento della soglia di casa Turner rappresenta qualcosa di esoterico.
La
scelta di girare quasi completamente in un interno e l’essenzialità del cast, riporta all’ impianto teatrale dei celeberrimi thriller
psicologici polanskiani come Rosemary's
Baby, Répulsion, L'inquilino del terzo piano, Carnage.
Il continuo rimando a simboli e paradossi, le sospensioni tra sogno, realtà e altrovi, rievocano tematiche care a David Lynch.
Il continuo rimando a simboli e paradossi, le sospensioni tra sogno, realtà e altrovi, rievocano tematiche care a David Lynch.
Un'algida
estetica hitchockiana pervade ogni episodio.
Numerose le inquadrature dall’alto che richiamano il maestro del brivido, come sappiamo,
amatissimo da Shyamalan.
'Servant', serie tv di M. Night Shyamalan |
Gli
interrogativi su Servant sono molti.
In
quella casa cosa sta accadendo?
E’
la proiezione di una mente malata?
Si
tratta di una minuziosa macchinazione concepita da un intelletto umano? Oppure c’è
davvero qualcosa di sovrannaturale?
Basgallop
ha costruito una storia che sovrappone, in modo efficace, momenti di
introspezione psicologica ad avvenimenti che potrebbero rifarsi all’ occulto.
Viscere di anguille,
grilli, astici sacrificate alla ricerca di sapori unici per deliziare il
palato, poichè Sean è uno scienziato del gusto.
Il
cibo ha un’importanza centrale e allegorica tra piacere e disgusto, putrefazione
e floridezza.
Individui
che vivono un’esistenza di finzione stordendosi con vini pregiati, articoli di
lusso e cucina molecolare.
Un
ritratto che smaschera i segreti celati nell’opulenta quotidianità di una
famiglia benestante.
La nursery di 'Servant' |
Ma
quel ‘sommerso’, quel ‘marciume’ non affrontato, riemerge con sempre maggior
vigore.
C’è
la solitudine e la fragilità di Dorothy, la
frustrazione di Sean, il cinismo di Julian e la perturbante ambiguità di Leanne
servitrice di chi o di cosa?
Punizioni
e assoluzioni che si alternano.
Forse, la presenza di una comunità come malefica congrega a servizio di una causa.
Illusioni,
tormenti, paure legate alla maternità e al rapporto di coppia.
Il
nucleo famigliare come abisso da dove risorgono terrificanti verità nascoste.