L’altrove dell’essere riflesso
di Maddalena Marinelli
Lo specchio è
un eccelente evocatore di immagini, lo stargate ideale per entrare in un universo
retto da leggi arcane e imprevedibili.
Permette di
alterare la normale percezione delle cose provocando quel nostro bisogno oscuro
e insistente di 'vedere oltre', perché la limitata sfera del reale non può
bastare a fornire risposte esaurienti a tutte le domande.
Lo specchio
rassicurante o inquietante? Alleato o nemico? Rivelatore di verità o del peggiore inganno?
Così quella
barriera solida di vetro e metallo si dissolve in perforabile liquido;
oltrapassandola s’intraprende un viaggio iniziatico.
Specchio delle mie brame è in te che si nascondono
tutte le paure del reame?
Tra mito, favola,
leggenda e superstizione le vicende che
lo rendono protagonista sono numerose.
Narciso ne viene
ingannato innamorandosi di una creatura inesistente perché non ha la
consapevolezza del sé.
Dioniso scopre
la dualità dell’io e spaventato lo rompe prima di essere sbranato dai Titani; per
Perseo è l’indispensabile alleato con cui distruggere il mostro Medusa.
Illustrazione di John Tenniel per 'Attraverso lo specchio" (1870) |
Alice lo
attraversa ritrovandosi in un’altra dimensione solo apparentemente simile alla
realtà dove continuano le sue avventure nel Paese delle meraviglie.
La strega di Biancaneve
lo interroga come un oracolo per avere conferme sulla sua bellezza e sul suo
potere.
Archimede lo
avrebbe usato addirittura come congegno bellico (specchi ustori) per bruciare
le navi romane nell’assedio di Siracusa.
L’Imperatore
Giallo dopo lunghe battaglie, scacciò la gente dello specchio che voleva
invadere la terra e li condannò a ripetere tutti gli atti degli uomini.
Nel caso
servisse è un valido aiuto per smascherare i vampiri e va coperto se avete un
morto in casa altrimenti la sua anima potrebbe finirci intrappolata per sempre.
L’unica cosa proprio da evitare è romperlo, sette anni di disgrazie sono lunghi a passare.
L’unica cosa proprio da evitare è romperlo, sette anni di disgrazie sono lunghi a passare.
Claude Monet, "Ninfee"1907, Houston, Museum of Fine Arts |
Lo specchio 'limbo etereo' apre
all’artista la visione dell’alterità e di conseguenza regala allo spettatore
dell’opera un inaspettato e spiazzante mutamento di prospettiva sul mondo.
Non è solo un
semplice duplicatore ma un 'disvelatore'. Ed è da questo concetto che l’artista
è veramente attratto, inoltrandosi nei percorsi della psiche.
Sempre meno
specchio di me e sempre più 'altro'.
Il ritorno del rimosso, il desiderio della sua materializzazione.
Il ritorno del rimosso, il desiderio della sua materializzazione.
Aldilà di quella
lastra c’è l’ignoto e il pericolo è quello di
perdere i confini tra ciò che si ritiene reale e l’irrealtà, scivolando giù come Narciso.
L’arte è la
perfetta esploratrice di questo polo sconosciuto, riesce a dare un’immagine a
questa zona d’ombra nell’uomo, permettendo così un confronto meno traumatico
con essa.
Monet negli
ultimi anni della sua vita ritraeva ossessivamente il riflesso delle ninfee
nelle acque dello stagno, come se quello fosse diventato un qualcosa di perduto
e inafferrabile del suo passato, delle sue passioni.
L’artista arrivò
fino alla follia tentando il suicidio per annegamento.
Edward Burne Jones, "The mirror of Venus", 1875, Lisbona, Museo Calouste Gulbenkian |
Nelle opere dei
Preraffaelliti l’ebbrezza crudele e spietata della femme fatale di Simbolisti
come Moreau, Beardsley o Franz von Stuck , si spegne nella languida figura di
fanciulle eteree e glaciali che si specchiano nelle acque.
Vagano con lo
sguardo nel vuoto, perdute per sempre nel loro mondo interiore, indifferenti
allo scorrere del tempo e al luogo che le ospita.
Giacomo Balla, "Nello specchio", 1902, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna |
Giacomo Balla in
Nello specchio si ritrae al centro
della composizione con la tavolozza in mano, insieme al letterato Max Vanzi e
ai coniugi Prini.
Il gruppo di
amici sembra essere in uno stato di agitazione, investito da una specie di
vento dalla sconosciuta provenienza e Balla strizza gli occhi come per vedere
meglio qualcosa davanti a lui: ha uno sguardo incuriosito e indagatore.
Chissà cosa gli
è apparso oltre lo specchio.
Come direbbe
Paolini, forse gli siamo apparsi noi spettatori.
Alighiero Boetti, "Specchio cieco"1975, NewYork, collezione Gianfranco Gorgoni Opera realizzata da Alighiero Boetti a partire da una foto scattata da Gianfranco Gorgoni |
Il tema del
doppio, quell’entità mancante è stata una costante nel lavoro di Alighiero
Boetti o meglio come lui, non a caso, si era ribattezzato Alighiero e Boetti.
Specchio cieco non è un autoscatto ma una foto
fatta a Boetti dal fotografo Gianfranco Gorgoni in cui l’artista è davanti ad
uno specchio con gli occhi chiusi, in rapporto con se stesso o con il regno
dell’arte per riceverne ispirazione.
La realtà si
azzittisce ed è la mente a guidare.
Ci esorta a
sprofondare in noi stessi nella contemplazione, rifiutare la vita quotidiana e
ricercare le verità interiori ascoltando la voce dell’anima.
Lo specchio è il
(non)luogo ideale dove si materializza “il doppio” assopito in ogni individuo,
l’alter ego inconscio.
All’improvviso
non riconoscersi più nel riflesso, perdere il confine.
'Persona' (1966) di Ingmar Bergman |
Nel film Persona l’infermiera Alma che dovrebbe
assistere l’attrice Elisabeth Vogler chiusa nel suo mutismo, vede lentamente
svanire la sua identità, infine annullandosi del tutto e identificandosi con
l’attrice.
Il regista
Ingmar Bergman mostra le due donne davanti allo specchio, mentre i loro volti
si confondono. Il film stesso è uno specchio; l’Io, l’anima, l’inconscio delle
protagoniste ma anche, per forza di ciascun spettatore.
La metà oscura
cerca una via d’uscita per liberarsi e rivelarsi.
'Il cigno nero" (2010) di Darren Aronofsky |
Nina Sayers, nel
film Il cigno nero, è una talentuosa
ballerina intrappolata in una fragilità psicologica causata da un rapporto
morboso con la madre che la considera e la tratta ancora come ‘la sua bambina’
da accudire e dominare.
La ragazza, messa
sottopressione a causa del conseguimento del ruolo di protagonista nel celebre
balletto Il lago dei cigni, inizia a
perdersi nel suo lato oscuro che in scena si materializza proprio nel cigno
nero.
L'espressione immediata di ogni impulso. Il risveglio dello ‘spirito malvagio’ che avvera i desideri
repressi ed esorcizza le paure.
Specchiandosi
vede, più volte, apparire la sua gemella malvagia nascosta nel suo inconscio/altrove
che cerca di prendere il sopravvento fino a ditruggere la parte in luce.
Nina scoprirà tragicamente
che non esiste nessuna rivale tra le sue collega ma che la sua unica nemica è
se stessa.
Che cosa
accadrebbe se una mattina non ci riconoscessimo più nell’immagine allo
specchio?
Un mondo in cui
non potremmo più fidarci degli specchi.
Nell’infanzia
avevo paura di entrare al buio nella camera di mia nonna, perché il mio terrore
era quello di vedere riflessa, nei grandi specchi dell’armadio, un’altra
immagine invece della mia, anche perché il mondo dall’altra parte dello
specchio è associato quasi sempre al male, al demoniaco.
'Noi' (2019) di Jordan Peele |
La paura di
scoprire il male fuori o dentro di noi?
Sembra proprio
che nello specchio-cantina del rimosso, l’uomo vada a riversare tutto quello
che non può avere un posto nella realtà come i sosia del film US.
Duplicati degli
esseri umani, riprodotti in laboratorio per qualche scopo e poi abbandonati nel
sottosuolo. Condannati a vivere un' esistenza incatenata al riflesso dei loro
originali.
Per Jordan Peele
è anche metafora politica sul conflitto di classe e la disparità sociale. Ribaltare
il sistema. Il diverso, il recluso, l’oppresso che cerca la sua affermazione.
Dentro e fuori
di 'noi'. L’incubo di un
doppio che non è più qualcosa di astratto.
L’ombra si materializza in carne ed ossa e ha deciso di prendere il
nostro posto nel mondo.
Quel buio oltre lo
specchio oltrepassa il confine per invadere
e prendere il dominio.
I mondi si scambiano, le identità si annullano, i dominatori diventano dominati.
Adesso dove siamo e chi siamo?
I mondi si scambiano, le identità si annullano, i dominatori diventano dominati.
Adesso dove siamo e chi siamo?