mercoledì 20 aprile 2022

'SPENCER', di Pablo Larrain

 

SPENCER

La principessa incantata

di Maddalena Marinelli

Sotto un cielo plumbeo un commando arriva presso una maestosa residenza isolata.
In apparenza sembra di essere in uno stato di guerra, nel momento in cui un reparto speciale giunge nella riservatissima roccaforte di un leader politico.
Invece si tratta dei preparativi per le festività natalizie, lo  squadrone militare scorta le cibarie che serviranno ai cuochi per preparare i pasti.
Presto arriveranno tutti i membri della famiglia Windsor: il principe Carlo con i figli William ed Harry, la regina Elisabetta con il consorte Filippo e tutti gli annessi alla British Royal Family.
Manca solo lei. La mina vagante.
L’irrequieta principessa triste.
La tanto discussa Diana Spencer.
Sua altezza reale lungo la strada si perde, sembra disorientata: <Dove sono?>
Ormai il divorzio da Carlo è imminente, l’altra donna del futuro re è svelata, la stampa è sempre più ingorda di ottenere dichiarazioni scabrose e dettagli piccanti sulla crisi coniugale dei futuri sovrani.
Ad un punto di svolta della sua vita una Lady Diana confusa e infelice, tra continui ritardi e attacchi di bulimia, si prepara ad affrontare tre giorni infernali nella spettrale Sandringham House.
Sarà sotto gli occhi indagatori di tutti. 
Loro sanno tutto.
Dovrà sottostare ad ogni regola di corte perché: <Nessuno è al di sopra delle tradizioni>.  

Kristen Stewart in 'Spencer' di Pablo Larrain

L’antica magione attende Diana per avvolgerla in un tetro torpore popolato da terribili incubi, inquietanti apparizioni, continui presagi di morte.
La bambola spezza i suoi fili, si strappa i vestiti, vuole essere vera.
Sovvertire. Disubbidire. Infrangere ogni etichetta perchè tutto è sbagliato, tutto è passato, quindi bisogna fuggire da questo 'loop temporale'. 
Basta sfilare davanti al popolo come un manichino, basta reprimere ogni emozione, basta sorridere a comando.
A poca distanza, in antitesi, la tenuta Spencer in stato di abbandono, il luogo sicuro di un’infanzia da ridestare, una parte perduta di se stessa da ritrovare attraverso un disperato, utopistico tentativo di riavvolgere il nastro per ricominciare da capo la propria vita con scelte diverse.
Quella bambina felice non esiste più. Il posto delle fragole è marcito.
Va affrontata la realtà: l'umiliazione, il tradimento, il divorzio, lo scandalo, lo sdegno della regina madre.
Dopo la grande inquisizione sarà rogo o perdono?
Chi mangia, chi caccia e chi scappa.
Continui, ripetuti tentativi di fuga; un’ evasione da quella gabbia dorata che attanaglia in un perenne passato.
Quel 31 Agosto del 1997 fu proprio fuggendo che la principessa incontrò la morte, entrando per sempre nel mito. Omicidio o incidente?
Sandringham House  è un luogo stregato in cui < C' è solo un tempo. Il passato e il presente sono la stessa cosa e il futuro non esiste>.
Parole di un intenso sapore profetico. Diana infatti non avrà mai un futuro.

'Spencer' di Pablo Larrain

Larrain ritrae lo stato d’animo di Lady D, in quei tre giorni passati a Sandringham House per le festività natalizie del 1991, con quel velo di consapevolezza di tutto quello che in futuro accadrà.
La fine della favola della principessa del Galles è tristemente nota a tutti.
In Spencer il regista cileno immagina un continuo ‘stato d’assedio’ intorno alla figura di Diana che sembra sfiorare la follia.
In perenne allerta la donna sfila in un museo delle cere in cui viene spiata, giudicata probabilmente già condannata.
Quella collana di perle donatagli dal marito Carlo, che ne ha regalato un’altra identica a Camilla, stringe come un cappio intorno al collo, pare stia sul punto di strozzarla.
Larrain in questo psycho-horror fa continuamente perdere le coordinate, tinge tutto di ombre, spettri, opprimenti figure, orrorifici  sillogismi.
Lady Diana a Sandringham House sembra perdere il lume della ragione come Jack Torrence all’ Overlook Hotel.

'Spencer' di Pablo Larrain

Nelle stanze, lungo i corridoi i vivi si confondono con i morti.
Appare addirittura una celebre antenata della famiglia Spencer: Anna Bolena che, una volta incastrata, fu fatta decapitare dal marito Enrico VIII per poter sposare Jane Seymour.
Monito di un destino infelice. Una maledizione di famiglia. Diana come Anna?
Tutto il film è una proiezione di uno stato di alterazione mentale della principessa del Galles stanca di fingere una vita perfetta.
Rompere gli schemi. Uscire dalla bolla. Volare via.
La strada adesso è chiara davanti a lei.