lunedì 20 gennaio 2014

"Red Krokodil", di Domiziano Cristopharo

                                                  MAD NEWS
RED KROKODIL 
Da Giovedì 23 Gennaio 2014 nelle sale del circuito di Distribuzione Indipendente


Disgregazioni
di Maddalena Marinelli

“Ogni bucomane vede solo se stesso.”
(Christiane Vera Felscherinow - Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino, 1979)

Il ritratto di un giovane uomo oppresso dal Krokodil. Una miscela chimica che scarnifica, ti spolpa fino all’osso. La droga più letale in circolazione.
Ascoltiamo la sua voce fuoricampo che prova a spiegarci la caduta nell’abisso.
Un consolante richiamo che cerca di ridestarlo dal malefico oblio causato da quel veleno  che lo sta avvicinando inevitabilmente alla morte.
La sua mente vaga tra ricordi, allucinazioni e tremendi incubi.
L’immagine esoterica di un occhio lo perseguita. Compare da una fessura nel muro, lo vede aprirsi sulla sua mano. Tra macerie e sudiciume c’è un' icona di San Nicola, il santo il cui corpo, per tradizione religiosa, non si decompone.
Mani senza volto che offrono un palloncino bianco. Minaccioso arriva un essere bendato e deforme.
Rappresentazioni del suo inconscio fortemente turbato, non può far altro che generare mostri. Elaborazioni fantastiche con legami alla sua esistenza. Paure che si materializzano. La prova più penosa sarà il confronto col suo doppio sano.



L’uomo vive il suo sdoppiamento, ritrova il suo corpo bello e illeso ma poi riprende contatto con la triste realtà, con una materia squarciata e piagata che non risponde più al suo volere. Esausto,vorrebbe essere qualunque cosa tranne se stesso.
Liberarsi dalla pesantezza di quel cumulo di carne disfatta e dolente.
La sua vita è solo un calvario che lo consuma.
Nel suo delirante viaggio metafisico arriva ad assumere le sembianze di Cristo eseguendo un’autocrocifissione come mezzo di catarsi e resurrezione.
Quando finalmente trova quella forza per reagire e scegliere di combattere, il mondo esterno gli riserverà una pessima sorpresa.  Da ‘fuori’ arriverà un’altra disgregazione.
Il Krokodil fa schifo e non può assolutamente continuare a diffondersi.
Crea una dipendenza molto più forte dell’eroina e porta alla morte entro due anni corrodendo orribilmente pelle e muscoli fino all’amputazione.
Red Krokodil è uno dei primi film a parlare di questa droga devastante.
Non viene utilizzato un linguaggio documentaristico e narrativo come in Christiane F. - Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino o uno stile prorompente, cinico e violento come in Trainspotting.

Brock Madson in "Red Krokodil"

Domiziano Cristopharo realizza un’opera filmica a basso budget fondata su una visione intima e psicologica concentrata in un unico personaggio.
Per tutto il tempo la macchina da presa si addossa sul corpo martoriato di Brok Madson un attore non professionista con un passato da ex tossicodipendente.
Tutto questo ha portato all’interno del film elementi e tensioni autentiche.
Dettagli e situazioni che solo chi ha vissuto quell’abisso può sapere.
L’atmosfera perturbante è la proiezione di una psiche sconvolta dall’assunzione di droghe e questo permette al regista di creare tutto un impianto surreale e simbolico che si incastra con riferimenti realistici. Un ‘Paese delle Horrorviglie’ da cui emerge il Bianconiglio. Un muto araldo che annuncia e presiede le epifanie che seguiranno. Indica la possibilità di un risveglio spirituale ma quant'è profonda la sua tana?

vedi il trailer di RED KROKODIL

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