giovedì 1 febbraio 2024

‘POVERE CREATURE’, di Yorgos Lanthimos

                                                                SPOILER

POVERE CREATURE di Yorgos Lanthimos

Esseri speciali alla ricerca di un’identità
di Maddalena Marinelli
 Siamo nella Londra dell’età vittoriana.
Assistiamo agli ultimi attimi di vita di Victoria, per poi vederla buttarsi da un ponte mettendo fine alla sua vita nelle acque del Tamigi.
Incredibilmente ritroviamo la stessa donna all’interno della sontuosa e stravagante abitazione del dottor Godwin Baxter, diventato per lei una sorta di tutore.
Baxter, più propiamente, è il suo ‘creatore’ poiché ha riportato in vita Victoria trapiantandole un cervello nuovo, ovvero, il cervello del bambino che la donna aveva in grembo.
Emma Stone in 'Povere creature' di Y. Lanthimos

Victoria Blessington ribattezzata col nome di Bella Baxter è quindi madre e figlia; a tutti gli effetti una ‘neonata’ in un corpo da adulta.
Ha difficoltà nel deambulare, nel coordinare i movimenti e nel pronunciare le parole.
Ma la straordinarietà di questa creatura è nell’essere priva di sovrastrutture o inibizioni, senza passato, libera dai pregiudizi del suo tempo.
Lei non si ribella alle regole, lei è completamente priva di pudori, traumi e paure.
Non sa cosa significhi crescere all’ombra della supremazia maschile.
Non sa cosa voglia dire controllare o reprimere gli impulsi sessuali.
Bella segue i suoi istinti, asseconda i piaceri fisici, la sete di conoscenza, vuole capire qual è il senso della vita non ponendosi limiti.

Willem Dafoe ed Emma Stone in 'Povere creature' 

"Io sono Bella Baxter, sono una persona imperfetta e mi piace sperimentare. Io devo partire,vedere il mondo e c'è così tanto da scoprire."
Lei abbatte tutti i confini in cui gli uomini, che dicono di amarla, vogliono segregarla e mutilarla sia nel corpo che nello spirito.
Lei più apprende e più vuole conoscere. Più desidera allontanarsi da casa.
“Guai a quei ragazzi che si ribellano ai loro genitori, e che abbandonano capricciosamente la casa paterna. Non avranno mai bene in questo mondo; e prima o poi dovranno pentirsene amaramente.” (Pinocchio, Carlo Collodi)
Baxter (Geppetto), per tenerla a bada, vuole farla sposare con il suo assistente McCandles(Grillo Parlante) ma Bella(Pinocchio) decide di scappare con il viveur Duncan Wedderburn (Lucignolo) convinto di sedurre e abbandonare l’ennesima ragazza.

Mark Ruffalo in 'Povere creature' di Y. Lanthimos

Invece sarà Duncan ad essere usato come compagno di viaggio e di letto, finchè la strana creatura non si stancherà della sua presenza.
Bella assaporerà l’esistere attraverso i piacere del corpo e il nutrimento dell' intelletto, per far ritorno a casa con nuova consapevolezza su come scegliere di vivere la sua seconda vita.
Un inno alla libertà espressiva da perseguire nella vita e nell'arte.
Una riflessione sulla crescente necessità, in questa nostra epoca, di essere se stessi, di non cedere il passo a conformismi ed emulazioni ma di credere nel valore della propria unicità.

'Povere creature' di Y. Lanthimos

Lanthimos continua imperterrito nella sua feroce e sarcastica analisi sociale.
Il mondo è un giro di boa tra sottomessi e dominanti.
Il potere è aleatorio, i ruoli si invertono ma nessuno mette fine alla carneficina. 
La crudeltà arriva dal mito Il sacrificio del cervo sacro, germoglia occultamente nel nucleo famigliare Dogtooth, si estende e prolifica nella società The Lobster e nel sistema politico di ogni età storica La Favorita.
Nel cinema cupo, cinico e nichilista di Lanthimos, Bella Baxter accende una speranza per un cambiamento; diventa la paladina di un risveglio dell’umanità da un torpore di orrendo vivere, fatto di manipolazioni, abomini, soprusi, perversioni.

Emma Stone in 'Povere creature' di Y. Lanthimos

Quando Bella è nella pura ignoranza non fa paura ed è solo da ammirare, usare e proteggere all'interno di una vetrina, come un inconsueto monile.
Diventa un vero mostro quando segue il suo desiderio di libertà e di conoscenza. 
Sfugge dal controllo diventando una minaccia per la fallocrazia.
Duncan vuole intrappolarla e Alfie, per acquietare il suo spirito, vuole sottoporla ad una clitoridectomia, perché il troppo ardore sessuale non è concesso ad una donna, soprattutto ad una moglie vittoriana.
Giustamente la risposta di Bella sarà distruggere l’ego di Duncan e sostituire il cervello depravato di Alfie con quello molto più gentile e innocuo di una capretta.
Emma Stone e Mark Ruffalo in 'Povere creature' 

Questa volta la famiglia, nucleo primigenio di formazione dell’individuo, non è solo un luogo abietto da  annientare come in Dogtooth o Il sacrificio del cervo sacro ma ritorna ad essere punto di riferimento, ricomponendosi in modo bizzarro ma sano.
'Povere creature' è un opera d'arte totale, nella sua visione potente ed epifanica, crudele e grottesca.
Esalta, amplifica, modifica  magnificamente il romanzo di Alasdair Gray aggiungendo  introspezione ai personaggi, empatia alla vicenda, connotati speciali ai luoghi.
Allo stesso tempo omaggia il cinema del passato  e crea nuove fondamenta stilistiche e concettuali per quello futuro.
In un affresco steampunk / vittoriano l’eroina Bella Baxter si muove dentro e fuori dal tempo in città mirabolanti, che il regista ci fa vedere attraverso il filtro  dello ‘sguardo speciale’ della protagonista.

'Povere creature' di Y. Lanthimos

“Non poteva essere qualcosa di realistico. Abbiamo cercato di esulare dal periodo storico in cui il film è ambientato, inserendo alcuni elementi di altre epoche, perché questo ci consente di rendere il film più simile a una fiaba, a una metafora. Quindi, ci sono vari elementi fantascientifici, anacronistici o immaginari”.
In questo Gran Tour tra finzione e credibilità la nostra Bella/Candida/Alice si addentra nel paese delle meraviglie, sperimentando i piaceri e le sofferenze dell’umanità. Forgerà le sue idee politiche e filosofiche. Scoprirà i soprusi causati dalla differenza di classi sociali.
Il tema frankensteiniano della creatura che si ribella al suo creatore, alla ricerca di una sua identità e di un’accettazione, in un mondo che lo considera un mostro da perseguitare; un reietto da emarginare o ancora meglio da distruggere.

'Frankenstein di Mary Shelley' (1994) di K. Branagh

A differenza della sfortunata deforme Creatura del dottor Victor Frankenstein, Bella si presenta come una donna dall’aspetto fisico molto attraente che facilita le sue relazioni sociali e amorose.
Presentarsi alla società come un patchwork di carne putrefatta non è il massimo per fare nuove amicizie.
Lo stesso dottor Frankenstein, inorridito, stoltamente abbandona la sua Creatura, la ripudia lasciandola sola al mondo.
Il dottor Baxter ama e accudisce Bella come un vero padre lasciandola libera di fare le sue scelte che la porteranno a decidere di rendere il mondo un posto migliore; diversamente dal mostro di Frankenstein che dopo aver subito abbandono, odio e violenza decide di cedere al lato oscuro compiendo atti deplorevoli.

'Edward mani di forbice' (1990) di Tim Burton

Anche Edward subisce l’abbandono del suo inventore, poiché morirà prima di ultimarlo, lasciadolo con delle lame al posto delle mani.
Il ragazzo artificiale resta isolato per anni nella sua villa gotica, finchè una rappresentante dell’ Avon lo condurrà a vivere con la sua famiglia nella tipica radiosa periferia borghese americana.
L’inserimento sociale di Edward, partito bene, finirà molto male perché i cordiali abitanti del quartiere saranno incapaci di accettare la sua diversità che ben presto verrà vista come capro espiatorio; qualcosa di malefico da eliminare per difendere un presunto, apparente, quieto vivere che l’essere bizzarro sta minacciando.
Quindi, le cosidette 'persone perbene', innalzati i forconi si preparano al linciaggio.
Nonostante l’odio che la gente gli riverserà contro e la costrizione all’isolamento dal mondo, Edward rimarrà una creatura buona e dall’animo artistico, non lasciandosi dominare da desideri di vendetta e malvagità.
Vivrà per sempre nell'incanto della sua straordinaria genesi tra favola e realtà.

'Eraserhead' (1977) di David Lynch

Dal weird bartoniano malinconicamente dark/punk/claunesco, passiamo a quello onirico, disturbante ed emblematico dell’universo lynchiano.
Il neonato deforme di Eraserhead viene abbandonato dalla madre e in seguito ucciso dal padre.
Partorire un incubo. Allegoria della paura nei confronti della paternità
Critica ad una società opprimente che genera mostruosità, aliena le menti degli uomini, annienta la libertà di pensiero.
Il mostro come proiezione delle peggiori paure, ricettacolo di ogni azione crudele. 
Giusto o sbagliato riuscire ad uccidere il mostro è catartico per il nostro spirito. Donare un sacrificio al nostro inconscio per placare le sue ire.
Il problema è saper riconoscere il vero mostro.

'The Elephant man' (1980) di David Lynch

Attraverso un approccio più realistico nel memorabile e struggente The Elephant man, Lynch racconta la vicenda di un uomo degradato e sfruttato da un certo Bytes che lo considera un freak di sua proprietà.
Bytes è una sorta di orrido padre/creatore che etichetta l' essere umano John Merrick come uno scherzo della natura, un' attrazione mostruosa, su cui il pubblico potrà dare sfogo a tutto il suo disgusto per pochi soldi.
John, gravemente affetto dalla sindrome di Proteo, verrà salvato e accudito dal dottor Treves (padre amorevole) ritrovando una dignità e una sfera affettiva.
Nonostante le violenze subite custodirà un animo gentile, non dimenticando mai la sua umanità e la bellezza, che l'uomo può creare attraverso l'espressione artistica.

'Ex Machina' (2014) di Alex Garland

Massima eccellenza del progresso tecnologico. 
La creatura androide, il robot dotato di intelligenza artificiale, creato per servire l’uomo che lo ha forgiato a sua immagine e somiglianza.
Perfetto nella sua forma e nelle sue funzioni, ma subordinato all’essere umano e privo di ogni emozione.
Anch’esso non va sottovalutato perché potrebbe sviluppare un certo libero arbitrio, decidendo di opporsi al suo artefice e alla vita limitata a cui è stato destinato trovando un proprio scopo. 
Per esempio David 8 in Alien Covenant, di sua iniziativa, si applica diligentemente nel creare una specie aliena tra le più rapide, invasive e letali nello sterminare l'umanità.
L'androide che diventa più umano degli umani, compiendo il suo destino parricida.
In Ex Machina il robot Ava vorrebbe scappare dalla torre d’avorio/laboratorio in cui è stata rinchiusa dal suo inventore Nathan, che la sottopone a continui test e sperimentazioni. 
Lei vorrebbe la libertà, conoscere il mondo, vivere come gli umani.
Per raggiungere il suo scopo Ava seduce l’umano Caleb, che verrà prima usato e poi abbandonato da questa femme fatale artificiale.

'Povere creature' di Y. Lanthimos

Quando Bella Baxter scoperchia il mondo gli si riveleranno tutti i mali dell'umanità: le disuguaglianze sociali e razziali, la brutalità dell'essere umano, la brama di potere, l'impotenza di fronte alla malattia. 
Ma Bella è l'incarnazione della speranza e, conoscendola, non rimarrà sicuramente rinchiusa sul fondo di un vaso.

“E bada Pinocchio, non fidarti mai troppo di chi sembra buono e ricordati che c'è sempre qualcosa di buono in chi ti sembra cattivo.”
(Pinocchio, Carlo Collodi)