MAD NEWS
SPLIT di M. Night Shyamalan |
La matta bestialità
di Marinelli Maddalena
“Lo schizofrenico è un'isola, una
monade chiusa in una cella dell'esistere, in una prigione del mondo. In
isolamento perché così può ancora respirare.”
(Vittorino
Andreoli, Il lato oscuro, 2002)
Disturbo
dissociativo dell’identità. Personalità multipla.
Dentro
il corpo di Kevin Wendell Crumb convivono Dennis, Hedwig, Jade, Barry, Patricia
e molte altre personalità.
Un’orda
che si contende il controllo del corpo di Kevin.
Lottano
per avere il posto d’onore della personalità dominante che guida tutte le altre
verso i propri obiettivi.
L’ossessivo-compulsivo
Dennis e la leziosa Patricia insieme al dispettoso bambino Hedwig sono le più
pericolose perché devote a quella che viene chiamata “la Bestia”, ovvero la
24esima personalità di Kevin.
Il Dottor Jekill, l’entità più spaventosa e distruttiva che non si è ancora rivelata.
Il Dottor Jekill, l’entità più spaventosa e distruttiva che non si è ancora rivelata.
La
psichiatra che ha in cura l’uomo, durante le sedute, è abituata ad interagire
con tutte le identità che albergano in Kevin ma pensa che la brutale Bestia sia
solo una fantasia.
Lo
sdoppiamento di personalità è un deficit oppure apre ad un potenziamento della
mente umana? Può portare a quegli eventi che consideriamo legati al
paranormale?
La
Bestia che cos’è? Un super-uomo? Una manifestazione del demonio? Un essere
alieno entrato in contatto con Kevin?
SPLIT - James McAvoy (il bambino Hedwig) |
L’effeminato
Barry è la personalità dominante che ha il compito di tenere sotto controllo
(nell’ombra) le personalità indesiderate ma basta un fattore scatenante per
riaccendere i traumi di un’infanzia
devastata da abusi ed ecco che il dolce e remissivo Barry viene scalzato
dall’alleanza delle personalità più pericolose che decidono di seguire gli
ordini della Bestia.
Kevin
posseduto dalla personalità di Dennis rapisce tre adolescenti e le rinchiude in
un sotterraneo in attesa dell’arrivo della Bestia.
Le
ragazze diventeranno spettatrici obbligate delle incredibili metamorfosi
psichiche e fisiche dell’uomo.
Da
qui i tentativi di fuga, le arguzie di una delle tre, Casey, che sembra la più
reattiva nell’ ingegnarsi in questa terribile situazione.
Una
lotta contro il tempo. La disputa interiore di Kevin tra le personalità che
vogliono assecondare l’esplosione della Bestia e quelle che vogliono impedirlo.
SPLIT - James McAvoy (Patricia) |
La
favola, il mito, il paranormale, il rapporto col divino, la follia.
Un’entità
maligna sfuggente da sconfiggere.
Tutte
tematiche care a M. Night Shyamalan molto spesso sapientemente miscelate, sovrapposte,
stravolte in un gioco di suspense.
Un
terrore centellinato che viene costruito su basi colte, sull’elaborazioni di
paure arcaiche sepolte in ognuno di noi.
Al
centro l’outsider che si destreggia tra bene e male per compiere il suo destino
eroico.
La
sofferenza pregressa, l’handicap che
diventa arma risolutiva per salvarsi nel presente e guardare con nuovi occhi il
futuro.
Un
cinema cupo, pauroso, che svela tutto il male possibile che può arrivare
dall’uomo o da quell’altrove sconosciuto.
L’umanità
non è mai abbandonata nelle tenebre e i protagonisti riescono sempre a salvarsi
in qualche modo inaspettato che ribalta la prospettiva della storia.
Il
famoso 'twist ending' che ormai Shyamalan preferisce smorzare, dilazionando le rivelazioni
prima del finale, probabilmente per non diventare troppo prevedibile seguendo
sempre lo stesso schema.
SPLIT - James McAvoy (l'ossessivo-compulsivo Dennis) |
Ispirato
alla tragica e incredibile storia vera del criminale americano Billy Milligan in
Split c’è Hitchcock, De Palma, Polanski
nel tentativo di alternare più generi sulla base del thriller psicologico.
Tre
giovinette come innocenti vittime sacrificali rinchiuse in un labirintico
sotterraneo, in attesa di un terribile mostro che vuole divorarle o roba del
genere.
'La bestia' vuole cibarsi degli impuri ovvero coloro che non hanno sofferto e per questo sono insignificanti. Chi ha conosciuto il dolore è puro, un essere elevato.
'La bestia' vuole cibarsi degli impuri ovvero coloro che non hanno sofferto e per questo sono insignificanti. Chi ha conosciuto il dolore è puro, un essere elevato.
Un
rito sacrificale per compiere una purificazione.
Come
non pensare al mito del labirinto di Cnosso in cui ogni nove anni venivano
portati sette fanciulli e sette fanciulle ateniesi da offrire in pasto al
Minotauro, il mostruoso essere ibrido tra uomo e toro che si cibava di carne
umana.
In Split l'uso della soggettiva stabilisce un filo emotivo forte e diretto con lo
spettatore. Le atmosfere minimali e rarefatte avvolgono e coinvolgono ma bisogna ammettere che il film non riesce a trasmettere nulla di veramente
inatteso.
Questi passaggi da un genere all'altro lasciano nell'aria un'insoddisfacente incompiutezza e la sensazione che l’argomento sia stato trattato in modi più efficaci e approfonditi da altri registi.
Questi passaggi da un genere all'altro lasciano nell'aria un'insoddisfacente incompiutezza e la sensazione che l’argomento sia stato trattato in modi più efficaci e approfonditi da altri registi.
Anya Taylor-Joy nel film "Split" |
M.
Night Shyamalan e il suo doppio.
Nel
suo cinema coesistono illuminazione e conformismo, inconsistenza e profondità,
pathos e raziocinio.
Da
una parte intimista, sensibile, originale, tecnicamente esperto e raffinato.
Tenta
di scavare fino alle radici del male umano rispecchiandolo nel male
soprannaturale.
Emoziona e coinvolge toccando tutti i nervi scoperti dello
spettatore.
E’
la favola che appassiona, terrorizza e poi rassicura, lasciandoci in una
vaga incertezza.
Dall’altra
parte c’è il timore di non valicare certi confini, di darsi sempre un freno
scadendo in un superficiale richiamo a compiacere la massa che annulla il
tentativo di creare un percorso più sperimentale e autentico.
La
vera ‘bestia’ che aspettiamo che si riveli è quella in Shyamalan per capire finalmente che strada vuole scegliere.