mercoledì 1 ottobre 2025

LA FINE DEL MONDO #15: ‘LA VALLE DEI SORRISI’, di Paolo Strippoli

                                                             SPOILER

LA VALLE DEI SORRISI di Paolo Strippoli

L’età inquieta
di Maddalena Marinelli

Una sofferenza non attraversata, lasciata senza cure, è qualcosa che può lacerare, trasformare, corrompere.
Pensare di dimenticare o anestetizzare il dolore, serve solo a farlo tornare in una forma più perversa e pericolosa.
Il 21 marzo del 2009 un terribile incidente scuote il quieto vivere del paesino di Remis.
La comunità viene devastata.
Il deragliamento di un treno causa 46 vittime.
Eppure l'odierna Remis sembra rinata, si definisce addirittura ‘la valle dei sorrisi’ in cui regna la pace dei sensi, finchè a rompere l’incantesimo arriverà lo straniero, ovvero Sergio Rossetti, che farà saltare tutti gli schemi e i rituali in cui il villaggio è ingabbiato ed isolato ormai da anni.

Michele Riondino in 'La valle dei sorrisi' di Paolo Strippoli

La comunità custodisce quello che definiscono: ‘un miracolo di Dio’, ma all’apparenza sembra solo un ragazzino smilzo e timido di nome Matteo.
Matteo, tramite l’abbraccio, ha il potere di anestetizzare il dolore degli altri.
Un processo non troppo diverso dall’assunzione di una droga, perché crea una vera e propria dipendenza e crisi di astinenza, se non si ripete periodicamente la procedura dell’abbraccio.
Ma si tratta davvero di un beneficio, oppure di un maleficio?
Un Angelo o un Anticristo?
Il potere di Matteo avrà risvolti inquietanti; incontrollabili per le inquietudini e le fragilità di un adolescente.
Il ragazzo è ormai una bomba ad orologeria, pronta ad esplodere perchè vive come chiuso in una bolla, venerato e protetto ma nessuno si confronta con lui. Nessuno gli parla davvero, nessuno si rende conto che Matteo è una persona che vorrebbe vivere la sua vita e non un oggetto magico chiuso in una teca.

Michele Riondino e Giulio Feltri in 'La valle dei sorrisi' di P. Strippoli

Un horror d’autore in grado di svelare i turbamenti, le problematiche della società odierna attraverso un’analisi psicologica e una scrittura ricercata.
La valle dei sorrisi rappresenta il tentativo del cinema italiano di far rinascere un elevated horror come sta accadendo, in modo più deciso, all’estero attraverso una nuova generazione di registi tra cui Eggers, Aster, Peel, Cregger, Perkins, Fargeat, Ducournau.
Strippoli, pur tenendo a mente tutto il lavoro dei suoi colleghi d’oltralpe, riesce a definire uno stile personale, calando lo spettatore in un' atmosfera nefasta e apocalittica che pare essere il suo leitmotiv: uno stato depressivo del mondo circostante, un'immersione in acque oscure da cui è difficile riemergere.
Catastrofi esteriori ma soprattutto interiori.
Gli albori della fine di un mondo emotivo in cui l’uomo è diventato un essere barbaro, apatico, indifferente.
Una nuova generazione svezzata dal web, assuefatta ai social, playstation, intelligenza artificiale.
Fuggire dall’infelicità riempiendosi la testa di vacuità.
Un mondo reale che delude e crea sofferenze, contro un mondo virtuale che ti abbraccia proponendoti una vasta gamma di ‘conforti’ che generano dipendenza e isolamento.

'La valle dei sorrisi ' di Paolo Strippoli

In La valle dei sorrisi c’è l’esplorazione di un microcosmo rimasto chiuso e lontano dal mondo, che si mantiene in vita attraverso credenze religiose e rituali segreti, che quando vengono messi a rischio generano solo follia, violenza e orrore.
L’idea fallimentare del rimuovere, narcotizzare il dolore ovvero una facile fuga che nella società odierna si può trovare nelle droghe, nell’alcol, negli psicofarmaci, nella religione, nel mondo virtuale.
Il momento della crescita e del cambiamento.
Le criticità della pubertà, la difficoltà di definire la propria identità, il bisogno di appartenenza.
Sentirsi bollato dalla società, escluso e deriso poiché non omologato.
Il genere horror ha esplorato egregiamente la tematica del coming of age attraverso la figura di adolescenti, reietti dalla società, con poteri paranormali che possono diventare incontrollabili e letali se rabbia e frustrazione prendono le redini come accade a Matteo Corbin in La valle dei sorrisi.
Adolescenti che, alla ricerca della loro identità, trascendono dal confine tra bene e male.
'Carrie-Lo sguardo di Satana' (1976) di Brian De Palma

L’antesignana per eccellenza dell’adolescente con poteri speciali, vessata dai suoi coetanei, è Carrie White, creata dalla penna di Stephen King e portata sul grande schermo da Brian De Palma.
Una ragazzina introversa, a casa repressa da una madre paranoica fondamentalista cristiana ossessionata dal peccato; a scuola sottoposta quotidianamente al bullismo delle ragazze più popolari.
Carrie ha un animo buono, ma all’ennesima bastardata il suo potere telecinetico diventa demoniaco e sanguinario.
Ha sopportato troppo.
Nessuno potrà più farle del male.

'Thelma' (2017) di Joachim Trier

Thelma è cresciuta in un contesto rurale fortemente religioso.
I genitori sono consapevoli che la figlia possiede delle doti extrasensoriali molto pericolose e ingestibili, poiché scaturiscono da emozioni come la paura, la gelosia, la rabbia.  
Thelma, ogni volta che sente in qualcuno una minaccia per se stessa, aziona inconsciamente un dispositivo di protezione.
Il suo potere è quello di far accadere ciò che desidera e spesso quello che desideriamo più ardentemente non è affatto qualcosa di edificante, ma per fortuna nessuno possiede le capacità di Thelma, altrimenti ci saremo già estinti o dispersi in intercapedini tra universi paralleli.

'Raw' (2016) di Julia Ducournau

La vegetariana Justine inizia il suo periodo universitario lontano da casa e per lei questo corrisponderà a un risveglio dei sensi.
La sua timidezza lascia spazio ad una certa audacia e aggressività, dal momento in cui assaggia la carne che presto diventerà come una droga.
Il guaio, l'orrore è che Justine scoprirà un'irrefrenabile fame di carne umana.
La terribile tara della sua famiglia è il cannibalismo, ereditato dalla madre e tenuto, ormai invano, sottocontrollo da una ferrea dieta vegetariana.
Il cannibalismo diventa metafora del rito di passaggio all’età adulta,
Il cambiamento di una condizione esistenziale, di un’esigenza di espressione, di pulsioni sessuali, dei tumulti inaspettati della pubertà, in cui ogni emozione è contrastante e amplificata.
L'antropofagia come simbolo di una metamorfosi, mostrare al mondo chi siamo davvero, affrontando paure e pregiudizi, in un contesto sociale sempre più confuso e feroce, in cui la nuova generazione si sente emotivamente smarrita, senza più riferimenti o peggio ancora con riferimenti illusori in un inferno psicologico.

 'The neon demon' (2016) di Nicolas Winding Refn

La sedicenne modella Jesse si trasferisce a Los Angeles per affermarsi nel mondo della moda.
Portatrice di una bellezza aulica, Jesse ammalia e genera gelosie nelle sue colleghe che si ritrovano detronizzate.
Jesse è una creatura impenetrabile, irraggiungibile da chi la desidera sessualmente o sentimentalmente e da chi prova invidia e vorrebbe essere come lei.
La luce che emana, se non si può avere, diventa insopportabile
Jesse non sarà più al sicuro da nessuna parte, ormai è diventata una preda per tutti.
Un'ossessione famelica.
L’unica soluzione, per le sue colleghe è depredarla, smenbrarla e prendersi dei pezzi di Jesse in un macabro rituale di abluzioni col sangue e divoramento di visceri.
Ma la carne e il sangue della divina creatura sono 'indigesti'; si scatenerà un maleficio a discapito delle sue assassine.

'Byzantium' (2012) di Neil Jordan

Eleanor è una vampira adolescente e quindi condannata a non diventare mai una donna adulta. 
Non riesce ad essere una spietata predatrice. Ha una natura gentile.
Si nutre esclusivamente col sangue di persone a cui è rimasto poco tempo da vivere e di solito sono loro ad offrirsi a lei, desiderando una sorta di eutanasia.
La ragazza è perennemente in fuga con la madre Clara che per proteggerla gli impedisce di avere una sua autonomia.
Eleanor si sfoga scrivendo un diario in cui racconta la sua triste storia millenaria che ha inizio all’epoca delle guerre napoleoniche.
Ogni volta che termina la sua storia distrugge le pagine perché nessuno deve scoprire che lei e sua madre sono due vampire, perseguitate da un patriarcato di vampiri.
Per Clara ed Eleanor gli uomini sono stati una maledizione molto peggiore del vampirismo.

'La valle dei sorrisi' di Paolo Strippoli

Cannibalismo e vampirismo. rituali di potere e possessione della vita altrui.
"Bevete e mangiate, questo è il mio corpo e il mio sangue in memoria di me" viene recitato nel rito dell'eucarestia.
Il santo, il miracolo di Dio, verrà divorato.
Anche Matteo sarà  sottoposto ad una sorta di 'truculenza' che provocherà un processo fusionale con tutta la comunità di Remis. ormai perduta, zombizzata dall'abuso di oblio.
Abbandono, dolore, inquietudine e desolazione può generare il mostro.
La cura è nella capacità di ascolto e di comprensione, doti che stiamo perdendo in questo nostro contesto storico in cui si sta scegliendo di sterminare popoli, volgere al male senza alcuna pietà o esitazione.